Maria Antonietta Mittoni:

 

naturalmente moda

 

 

Il prezioso manto della tigre del Bengala è la texture che racchiude i monili di Maria Antonietta Mittoni. Aprire una scatola che riproduce il mantello dell’affascinante animale in via di estinzione, segno distintivo delle stilista, significa entrare in un mondo incantato che parla di tradizioni ancestrali, che echeggia di natura e mistero, che risuona di ritmi tribali. Scegliere di indossare un suo gioiello vuol dire non solo distinguersi, ma anche sentire il forte richiamo di appartenenza al genere umano e uno speciale legame con le creature del regno animale.

 

La potenza generatrice della natura, i suoi infiniti colori e forme, sono l’incessante ispirazione di Maria Antonietta Mittoni che, con estrosa esuberanza e un appassionato amore per la vita e per la terra e i suoi abitanti, dà vita a monili che raccontano storie di popoli e di animali straordinari. La natura è sempre presente nelle sue creazioni, sia essa evocata ad esempio in smalti animalier o nel disegno di murrine di vetro veneziano, oppure tangibile attraverso l’uso di cuoio, pelliccia, pietre dure, conchiglie, corallo, corno e molto altro ancora.

 

Ecco allora che nascono i pezzi unici come il “Cuore Maya”, un collier in cui la simbologia del sangue è rappresentata dal corallo, mentre una preziosa murrina in vetro porta alla mente il misticismo dei sacrifici umani; oppure il “Pettorale di Atahualpa” - ultimo imperatore Inca - reinterpretato dalla stilista utilizzando pelle di pesce e conchiglie filippine.

 

Nessuna delle creazioni di Maria Antonietta Mittoni è ripetibile: come ogni fiocco di neve è diverso dall’altro, così ogni collana, ogni bracciale, ogni anello che esce dal suo laboratorio è unico e singolare.

 

Innanzitutto le stupefacenti collane “Chevron” che, in un trionfo di colori, percorrono la storia stessa dell’umanità in un viaggio a ritroso dalla Venezia del Settecento fino all’Africa culla del genere umano. I veneziani, mercanti imbattibili, interpretando lo stile dei popoli che avvicinavano, crearono delle murrine in vetro evocanti l’iconografia propria della terra africana da utilizzare come merce di scambio: la bellezza in cambio della ricchezza. Oggi Maria Antonietta Mittoni utilizza quelle stesse perle antiche, o in alcuni casi le fa rivivere grazie ad abili artigiani di Murano, e celebra la femminilità di una donna madre-amante-maga completandole con cascate di sete colorate, come dei lunghi capelli sciolti che scivolano sulla schiena.

 

Da donna di grande carisma e da vera amante della moda interpretata e vissuta come segno distintivo di personalità, Maria Antonietta Mittoni non poteva non rendere omaggio al genio di Madame Chanel. Le collane che crea intercalano maglie d’oro e d’argento a pietre naturali di assoluta eleganza ed originalità, con abbinamenti cromatici inusuali, con quel tocco di estro che affascina e con un dettaglio curioso: le riproduzioni delle corone della famiglia Romanov, ovvero degli ultimi zar.

 

Fin dai tempi più antichi l’uomo ha sentito la necessità di proteggersi - un po’ per vera credenza, un po’ per gioco - dagli influssi negativi e per scaramanzia ha indossato amuleti di tutti i generi. Maria Antonietta Mittoni non solo impreziosisce con argento, rubini, zaffiri e smeraldi il tradizionale corno di cervo, ma fa del classico bracciale charms un vero e proprio portafortuna. I suoi charms sono ricchissimi di pendenti particolari: lettere e numeri rigorosamente dispari, stivali, scarpe e borse a simboleggiare il viaggio, i più vari accessori sportivi che rappresentano il gioco della vita, e poi ancora animali, quadrifogli, cornetti, cornucopie, chiavi, lucchetti, stemmi londinesi scovati nel celebre mercato di Portobello Road, abbinati a pietre dure, a smalti e a pavè che concorrono ad accrescerne l’originalità.

 

La costante voglia di sperimentazione ha portato Maria Antonietta Mittoni a ricercare nuove tecniche e ad approfondire lo studio delle texture naturali per dare forma ad anelli in plexiglass smaltati a mano talvolta impreziositi con animaletti in pavè: il mantello dei felini, grande amore della stilista, ritorna declinato in infinite variazioni, e si ritrova anche sulle penne in argento abbinate e sulle perle che compongono charms o collane.

 

È ancora la forza di madre natura che ispira le più recenti creazioni di Maria Antonietta Mittoni. Il vigore che scaturisce dal ruggito del leone, la fierezza dell’aquila che spiega le grandi ali sono catturati nei gioielli-scultura, vere opere di fine cesello, della collezione “Wild life”. Grande risalto è dato anche alla tenerezza e alla dignità dell’istinto materno: una mamma orsa si protende a proteggere i suoi orsacchiotti o una leonessa stringe a sé i suoi cuccioli. Mentre la terra gira.

Una terra in argento e oro che, nei bracciali e nelle collane della collezione “Le monde”, si intercala a grandi pendenti piatti: una mappa dell’esistenza con gocce punteggiate di pietre che tintinnano come acqua, e cerchi della vita che nel loro infinito rincorrersi raccolgono la saggezza degli animali.

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